“Ma quanto è bello correre in montagna e guardare il mare?”, esordisce così in uno dei suoi duemila video su youtube Francesco Catona, psicologo e psicoterapeuta scomparso all’improvviso il 13 marzo scorso all’età di 43 anni. Classe 1978, era definito lo “psicologo nella natura” per la sua arte di parlare dell’inconscio, dell’anima, del mistero della vita, delle passioni innate, ma anche dare uno sguardo alle difficoltà del quotidiano, mentre correva tra i sentieri di montagna o ci mostrava parti del mare della sua terra d’origine.
La meraviglia della natura che spiega il senso della vita
“Guardate che meraviglia, guardate!”, era la frase immancabile per i suoi fan su youtube, molti dei quali suoi pazienti affezionati che tuttora, a sette mesi dalla sua scomparsa, omaggiano lo psicoterapeuta con frasi di ricordo e tenerezza. Di origini calabresi, Catona riceveva a Milano e in tutto il mondo con i mezzi della rete. Lo psicologo incitava chiunque lo guardasse a scorgere il bello, “bellissimo, bellissimo” – diceva, che abbiamo intorno a noi in ogni istante. “La corsa in salita dalla campagna alla montagna è una delle prove più dure, ti fa capire come nella vita nessuno ti regala niente, e ogni metro in più di corsa te lo sei sudato, te lo sei guadagnato con il duro allenamento!“, affermava mentre correva con un po’ di fiatone rivolgendosi ai suoi spettatori, amici e amiche.
I retaggi culturali ti rovinano la vita. Parola di Francesco Catona
“I retaggi culturali distruggono la nostra vita e la vita delle persone che abbiamo vicino. Dobbiamo svegliarci, diventare moderni. Non moderni per seguire le mode, ma moderni nel senso di cominciare ad avere una consapevolezza presente, la vita è troppo preziosa per rovinarla con retaggi che hanno più a che fare con l’ignoranza che con la saggezza. Nella natura c’è un codice profondo, misterioso, che ci suggerisce di prendere la nostra strada, la natura vuole che ciascuno di noi vada a realizzare il proprio destino”.
“Nella vita devi farti la tua strada perché sei diverso dagli altri. La dipendenza rende la gente fragile”. Nei suoi video lo psicologo parla anche della donna, dei disagi che possono sfociare quando non si comprende il vero senso dell’essere femminile. “Un altro terribile retaggio culturale è quello secondo cui le donne, quando si sposano e fanno dei figli, devono dimenticare la propria vita per sacrificarsi per i figli. Questo è un fatto ignobile. Ogni donna ha dei talenti: la donna non nasce per fare figli, la donna nasce per realizzare i suoi talenti. Provvedere ai propri figli non significa sacrificare la propria vita. Quando una donna si dedica solo ai figli e dimentica le proprie passioni, dentro va in depressione. Sei nata per fare delle cose che ti appartengono e appartengono solo a te”.
La vita è un mistero e l’amore arriva quando gli pare
Lo psicologo tra i più amati di youtube esordisce con “Buongiorno! L’amore arriva quando gli pare, non quando vuoi tu. Questa frase ci fa capire come l’innamoramento non dipende dalla volontà, né dal ragionamento, né dalla riflessione, né dal progetto. L’innamoramento è un mistero. Un mistero che agisce in modo indipendente quando gli pare. Molti amori malati diventano malati perché nell’amore interviene la ragione. Perché prendiamo l’amore che è un mistero incredibile e lo portiamo nel mondo dei pensieri. Così facendo, senza rendercene conto, lo rendiamo banale”.
“Il pensiero è una grande illusione. Esso crea il tempo, che non esiste. Il pensiero crea dei progetti che non ci appartengono. Esso crea ostinazione, ma noi non siamo i nostri pensieri. Dobbiamo lasciare i pensieri sullo sfondo e riscoprire il nostro aspetto misterioso” – chiosa lo psicologo.
Francesco Catona: la vita è un mistero e la morte dà un senso alla vita
Francesco Catona ha lasciato un vuoto incolmabile tra chi lo seguiva quotidianamente. “Oggi vorrei darvi qualche spunto per ritrovare le vostre passioni dimenticate. Se voi avete dimenticato una passione ricordatevi che la difficoltà non è iniziarla di nuovo. Le passioni che abbiamo hanno bisogno di essere nutrite e hanno bisogno di un tempo per potersi innescare nuovamente. Riprendere le proprie passioni vuol dire anche ripartire da un punto inferiore a quello che avevamo lasciato. All’inizio sembrerà che le passioni dimenticate non ci piacciono più, ci sembrerà che staremo buttando via il tempo. In realtà staremo investendo il tempo nelle cose più importanti perché noi siamo nati per esprimere e realizzare le nostre passioni. In esse troviamo la nostra più profonda identità”.