È sempre un piacere scoprire che ci sono scrittori pugliesi che grazie ai loro sogni vivono in diverse città d’Italia. Ma nonostante le distanze fisiche, la Puglia è sempre viva nel loro cuore e nei ricordi legati ad essa. Difatti la nostra terra è una continua fonte d’ispirazione per loro. Ne ho avuto l’ennesima conferma conoscendo Grazia Cioce, scrittrice pugliese e torinese d’adozione. Il suo ultimo romanzo edito da Newton Compton Editori si intitola “Il fascino discreto dell’amore”. Sta riscuotendo tanto successo perché oltre ad essere una storia d’amore densa di emozioni e colpi di scena affronta tematiche molto interessanti. Tra di esse vi è la diversità, i pregiudizi e soprattutto l’importanza dei sogni nella propria esistenza. Difatti la protagonista è Charlotte Viviani, una sorta di eroina moderna imperfetta ma al tempo stesso determinata e sicura di sé. In Charlotte molti si identificheranno nella loro continua lotta per affermare sé stessi e ciò in cui si crede.
La scrittura come costante di vita e nei sogni
Di sogni, di come la scrittura è diventata una costante nella sua esistenza, e di quanto la Puglia sia sempre viva nel cuore, abbiamo conversato con Grazia Cioce in questa intervista.
Grazia, quando e come è nata la passione per la scrittura?
Scrivo da quando ero poco più che adolescente. Pertanto come per molti ragazzi, anche per me la scrittura ha avuto un valore catartico. Infatti mettevo su carta le mie emozioni per analizzarle e capire qualcosa di quello che è il difficile percorso personale della crescita, alla ricerca del proprio equilibrio. Non è cambiato poi molto nel tempo. La scrittura ha certamente ancora questo valore per me.
Per lei cosa significa scrivere?
Scrivere è una passione necessaria. La scrittura ha il potere di darmi equilibrio. C’era un artista francese, un pittore, Eugène Delacroix, che parlava di creusage intime. Non era altro che una profonda lotta interiore che riusciva a sedare solo attraverso l’arte. Una lotta tra la parte razionale e quella creativa. Ecco, per me la scrittura ha questo valore. Pertanto compensa la mia forte razionalità e mi dona equilibrio.
Con la Puglia nel cuore e nei sogni
Lei è pugliese e torinese d’adozione. Quanto la Puglia può essere fonte di ispirazione per uno scrittore?
La Puglia è una terra meravigliosa, ricca di storia, miti, tradizioni, tutti da scoprire. Come si può restare impassibili dinanzi ai paesaggi suggestivi o alle costruzioni storiche? Un autore può attingere a piene mani da questo territorio senza mai stancarsene. Il mio prossimo romanzo è proprio ambientato in Puglia. Infatti è ambientato nel paese in cui sono cresciuta. Racconta molto di questa terra che amo profondamente.
Cosa le manca della Puglia?
L’odore dell’aria quando il mare è agitato, il colore del cielo al tramonto, gli ulivi. Gli ulivi sono casa. Quando li vedo al rientro, mi commuovo sempre. C’è poi un’atmosfera, in Puglia, che non trovo in altre regioni. È un mix tra cultura, tradizioni e libertà. Lo trovo molto stimolante.
Da dove trae ispirazione per la scrittura delle sue storie come “Il Fascino discreto dell’amore”, al quale non si può fare a meno di affezionarsi?
Dalla quotidianità, per lo più. Il fascino discreto dell’amore nasce dall’idea di dare voce a una protagonista, Charlotte, diversa dal solito. Un’eroina moderna che non attende il principe azzurro per salvarsi. Ella crede nei propri sogni e lotta per realizzarli. E quando trova l’amore comprende che quella può essere la chiave per l’accettazione della sua diversità, che sia amore per se stessi, per la famiglia o per un partner.
Il successo dei romanzi rosa
Secondo un articolo di settore, la letteratura rosa è quella più amata e venduta al giorno d’oggi. Essendo una scrittrice di romanzi rosa, qual è secondo lei la motivazione di questo trend?
I romanzi rosa hanno un file rouge fondamentale, ossia leggerezza e il lieto fine. Penso che, soprattutto oggi, abbiamo necessità di credere che esistano mondi, pur di fantasia, in cui sia sempre possibile giungere al lieto fine anche se dopo un percorso travagliato. Abbiamo bisogno di sogni e sorrisi e forse anche di un po’ di leggerezza. E chi l’ha detto che attraverso la leggerezza non si possa comunque indurre alla riflessione? L’ironia può essere un potente meccanismo di riflessione.
Un romanzo rosa di successo come deve essere?
Per funzionare un romanzo rosa deve avere una trama credibile, personaggi solidi e verosimili alla base, dialoghi frizzanti, intoppi. Sono quest’ultimi che rendano la storia stimolante per il lettore. Inoltre il lieto fine ricolloca tutti i percorsi nel modo migliore. Non deve annoiare, nonostante si attinga a dei cliché noti. Al contrario deve utilizzare proprio quei cliché in modi sempre diversi.
Consigli per giovani sognatori
Nel suo nuovo romanzo “Il fascino discreto dell’amore”, lei parla del coraggio di perseguire i propri sogni. Un messaggio che darebbe a un giovane che vuole trasformare la propria passione nel suo lavoro…
Crederci. Se noi per primi non crediamo nei nostri sogni come può farlo un editore o un lettore? Bisogna credere nei propri sogni. Inoltre bisogna perseguirli con costanza e progettualità. Questo, come altri ambiti, è un settore in cui non si smette mai di studiare e lavorare. Scrivere non è un passatempo giocoso. E’ un impegno che va coltivato con adeguati mezzi, in rispetto a chi ci legge e verso sé stessi.
In base alla sua esperienza, quale consiglio darebbe a un giovane scrittore emergente?
Leggere, studiare, scrivere e coltivare il proprio sogno con costanza e ambizione. La scrittura è un esercizio quotidiano che va affrontato con serietà. Ma ciò nulla toglie al divertimento che si prova comunque nel farlo. E poi non bisogna mai abbandonare l’umiltà. Infatti non si è mai arrivati. Inoltre questo è un percorso di continua crescita. È stimolante proprio per questo!
Che brava!
Brava!