“Nell’immagine si sostanzia la storia e lo sviluppo dell’ uomo” – scrive Claudio Widman. “[…] Nell’immaginario si fanno le esperienze più intense della realtà”. “[…]Immagini iper-reali, guardate di lontano e viste da vicino nei telegiornali, nei reportages, nel Web, ci immergono in atmosfere archetipiche più reali della realtà”. Oggi proveremo a immergerci in immagini che ci faranno sognare, ma così profondamente reali nella loro nitida ma anche plastica bellezza.
Immagini da sogno per creare il tuo viaggio: scorci di Ostuni
Immagine [dal latino imago – ginis], qui intesa come ‘forma esteriore degli oggetti corporei’, può evocare nella mente molte cose. L’immagine – in stretta connessione con l’immaginazione – ha un potenziale altissimo di trasformazione. Platone utilizzava il termine greco eikasìa per intendere l’immaginazione (pensare il contenuto di un’esperienza sensoriale, termine dunque con un significato differente da ‘fantasia’). Per Aristotele l’immaginazione è un movimento prodotto dalla sensazione in atto e sempre collegata all’immagine sensibile. Oggi ci perderemo nelle immagini di un luogo bellissimo, Ostuni, città bianca ma intrisa al contempo dei colori dell’anima.
Perdersi nei vicoli di Ostuni: odori e visioni di un anfratto d’anima
La calura non spaventa certamente a Ostuni: il sole è luce che si riflette sulle mura bianche, visione d’anima che ti trafigge. Scendiamo attraverso i vicoli bianchi da scalinate comode. Alziamo lo sguardo e notiamo degli archi dalle linee morbide sormontare le pareti. Le porte delle case spuntano qua e là tra il biancore e un vento leggero d’estate. E’ quasi come potessimo sentire l’odore del mare, di quella costa Merlata distante circa dieci chilometri dalla città.
Eppure così forte è il mare nelle sue nuance quando si vede all’orizzonte affacciandosi dai belvedere. Un labirinto di stradine imbiancate, tortuose e anguste ma luminose di calce che rifrange i raggi. La luminosità scivola negli occhi. E’ una bellezza e una grazia che si amalgama alle origini umili della terra contadina. In cui uomini e animali venivano alloggiati in quelle che oggi sono caratteristiche abitazioni scavate nella pietra.
Sogni di un’estate tra il biancore e il profumo dei gerani: Ostuni come perla
Ostuni brilla come fosse una perla incastonata tra gli alberi d’ulivo e le sue vallate. Il suo mare e quell’intenso profumo di gerani proveniente dai vasi che accarezzano i vicoli. E non solo: i fiori scivolano giù dai balconi così come l’odore di panni puliti e distesi ad asciugare sotto il sole. Ostuni brilla delle sue bellezze e vibra della gentilezza e della gioia dei suoi abitanti, così come della dolce meraviglia dei turisti che la osservano.
Tra il biancore candido non mancheranno porte e persiane azzurre, verdi e blu, coloratissime richiamano il mare. In più sono affiancate da cactus nei grandi vasi. Non resta che andarci e abbandonarsi tra le sue strade come braccia e come sogno.