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DOVE MANGIAMO LUOGHI DI RITROVO

Panzerotto a Ostuni: da Asso di Spade lo street food pugliese

panzerotto - vista dell'ingresso principale dell' Asso Di Spade

Chi non conosce il panzerotto? L’iconico piatto di Bari è diventato una firma della “pugliesità” e ha stregato l’Italia grazie al suo sapore unico, che profuma di famiglia. Una mezzaluna di pasta fritta, ripiena di pomodoro e mozzarella nella variante classica, ma che si sposa perfettamente con una miriade di sapori mediterranei. Pensate che il panzerotto viene creato anche nella versione con le cime di rapa o con il pesce!

Ostuni e sua Maestà il panzerotto! 

 Un piatto che ben si presta alla sperimentazione, nel gioco creativo con i sapori, le varianti, e fantasiosi abbinamenti tra i cibi più insoliti. A Ostuni non poteva mancare una panzerotteria e oggi visiteremo insieme Asso di Spade. Un locale che fa parte della tradizione ostunese e che da pochi anni ha saputo reinventatarsi come “casa del panzerotto” nel centro di Ostuni.

Entrata del locale Asso Di Spade a Ostuni e il suo panzerotto
Asso di Spade in via Benedetto Cairoli, 1 – fotografia di Lucia Turi

La storia 

Asso di Spade sorge nel centro storico della città, alle porte di corso Cavour, strada che conduce direttamente alla Guglia di Sant’Oronzo
Il locale ha una storia centenaria. Nasce nel 1905 con nome “Cantina del Duca” e con sede originaria lungo via Cattedrale, nello storico palazzo Zevallos, Duchi di Ostuni. A partire degli anni ‘50 del ‘900 cambia posizione e nome chiamandosi “Osteria Padova” dal cognome della famiglia fondatrice dell’osteria.

Antica Osteria Padova

Il paese era piccolo, la gente si conosceva più per soprannome che per nome. Infatti, la cantina era conosciuta con il nome di “Asso di spade”, appellativo che il primo oste della famiglia Padova si era guadagnato giocando a carte. Era una cantina come ce n’erano tante in tanti paesini della Puglia di quegli anni. Luoghi nei quali poter bere corposo vino rosso e mangiare i piatti della tradizione come polpette, braciole di vitello al sugo, formaggi e salumi. Il menù non esisteva, bisognava affidarsi all’oste e a sua moglie che cucinava per gli avventori piatti freschissimi e genuini. Si mangiava quello che offriva la casa e si beveva il vino con gli amici, giocando a carte e ragionando della vita in spensieratezza ed allegria. 

Asso di Spade e il panzerotto

Dopo la morte dello storico proprietario, Mimino Padova, adesso la storica cantina ostunese è approdata nelle mani di due giovanissimi ragazzi. La loro missione è traghettare la tradizione nel futuro e lo fanno con passione e dedizione. Il modo di consumare il cibo e di stare insieme è infatti cambiato nel corso degli anni. E’ diventato più dinamico, più facile, perciò si preferiscono cibi che consentano di muoversi liberamente nella città per visitarla o per incontrare gli amici. Il panzerotto si è presto rivelato uno dei cibi più adatti durante quelle serate in cui si vuole vivere pienamente la città passeggiando. E i ragazzi di Asso di Spade questo lo sanno bene. Hanno creato più di 26 gusti di panzerotti, dal più tradizionale con pomodoro e mozzarella, al più inusuale come quello con fave, cicorie e cipolla stufata.

Ricerca e tradizione

Gusti che sono il frutto della ricerca degli abbinamenti di sapori che i giovani proprietari conducono insieme ai propri clienti, sempre coinvolti nella scelta dell’abbinamento perfetto. Il loro sogno è quello di racchiudere la tradizione nella pasta e friggerla, per consentire a tutti di assaporarla a dovere con un occhio di riguardo alle esigenze alimentari di ognuno, dai vegani ai vegetariani. 

tanti Panzerotti fritti uno vicino all'altro
Panzerotti fritti

Il futuro della tradizione

Per onorare la storia di questo luogo gli attuali giovanissimi proprietari hanno deciso di mantenere il nome con il quale il locale è diventato simbolo della convivialità in città. 
“C’è troppa tradizione tra queste mura per ignorarla! In accordo con Italia, la moglie del vecchio proprietario, abbiamo mantenuto il nome dell’osteria e continuiamo a offrire il vino delle Cantine San Marzano e i piatti che venivano cucinati allora”. Le polpette, le braciole al sugo, le orecchiette e la parmigiana non mancano, infatti, nemmeno nel nuovo menù pensato sì per un pubblico giovane e dinamico, ma anche per chi cerca ristoro dopo una lunga giornata di lavoro e desidera un piatto caldo e familiare da mangiare tranquillamente seduto ai tavolini allestiti all’esterno o nella sala della vecchia osteria. Un’esperienza imperdibile per chi apprezza i sapori della tradizione con lo sguardo ben radicato nel presente e rivolto, anche, al futuro.

Panzerotto a Ostuni: da Asso di Spade lo street food pugliese ultima modifica: 2020-07-30T09:00:00+02:00 da Lucia Turi

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