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CICERONE GUIDE

Riparte la bella stagione al Museo di Civiltà Preclassiche a Ostuni

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Due anni di pandemia e limitazioni sembrano agli sgoccioli: gli italiani hanno tenuto duro e ora l’80% torna a viaggiare. Il nostro primo viaggio della bella stagione fa tappa a Ostuni, perla bianca di Puglia. Essa abbaglia i suoi visitatori insieme a gioielli dal valore inestimabile all’interno del suo museo cittadino. Il Museo di Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale è il Museo Civico e archeologico di Ostuni. Nasce nel 1981 grazie alle indicazioni scientifiche del Professor Donato Coppola, per poi essere inaugurato nel maggio 1989.

Donato Coppola e la mamma più antica del mondo

I reperti esposti sono stati rinvenuti nel parco di Santa Maria di Agnano, databili XVI secolo. Le attrazioni più note e affascinanti del Museo civico sono due calchi di sepolture. Essi riproducono una giovane gestante vissuta 28.000 anni fa e un cacciatore. Questi ultimi sono stati scoperti dal Professor Donato Coppola  – paletnologo – nel sito di Santa Maria di Agnano nel 1991.

Ostuni Uno esposta al Museo Civico di Ostuni
Ostuni 1 e il suo bambino – Foto di Antonella Marchisella © 

Aggirandosi nelle sale del museo si resta piacevolmente impressionati dalle figure dei calchi che riproducono la “mamma più antica del mondo”. Essa è stata rinvenuta a Santa Maria di Agnano in posizione fetale con il braccio sul grembo, che custodiva il suo bambino. Il nostro percorso nelle sale, dopo la suggestiva esposizione verbale della guida Giusy Errico, si conclude con un diorama. Un momento emozionante. Quest’ultimo, infatti, è ricostruttivo della grotta e della sepoltura della donna di Ostuni.

Una sala del Museo di Ostuni
Una sala del Museo Civico di Ostuni – Foto di Antonella Marchisella ©

Visitare il Museo civico di Civiltà preclassiche della Murgia meridionale significa partire dagli interni della Chiesa di San Vito Martire. Reperti neolitici e paleolitici ritrovati nel territorio ostunese estasieranno gli occhi dei visitatori. Inoltre sono presenti fascinosi frammenti ceramici.

Frammenti Ceramici a Ostuni
Reperti nel Museo Civico di Ostuni – Foto di Antonella Marchisella ©

Dalle parole di Giusy Errico

“Ostuni 1 presenta un affossamento della parte parietale del cranio, pertanto si supponeva fosse stata uccisa. In realtà alla ricostruzione del cranio si è potuto notare che non manca neanche un pezzo” – afferma Giusy Errico. “Degno di nota è anche il cerimoniale di sepoltura. Dapprima è infatti scavata una fossa all’interno della quale viene acceso un focolare. Il corpo della giovane è stato adornato con una cuffia e bracciali di conchiglie. Il capo è poi cosparso di ocra rossa. Le viene inoltre adagiato affianco un sacchettino di pelle contenente denti di animali da caccia dell’epoca. Ciò denota la sua appartenenza al gruppo dei cacciatori” – continua la guida turistica.

L’interno della Chiesa di San Vito Martire che ospita il Museo

La Chiesa di San Vito Martire è uno dei monumenti più significativi di Ostuni. Il 15 Giugno 2017 è stata celebrata al suo interno, dopo ben 35 anni, una Santa Messa in occasione di San Vito Martire. La Chiesa ospita il Museo di Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale e si caratterizza di linee Rococò e stile Barocco leccese.

Gli interni della Chiesa Di San Vito Martire che ospita il Museo di Civiltà Preclassiche della Murgia
La prima sala del Museo di Ostuni all’interno della Chiesa di San Vito Martire – Foto di Antonella Marchisella ©

Edificata tra il 1750 e il 1752, è annessa all’attiguo Monastero delle Carmelitane e presenta una cupola a mattonelle policrome. Al suo interno sono presenti gli altari barocchi di Francesco Morgese.

Giusy Errico in primo piano
La prima sala del Museo di Ostuni all’interno della Chiesa di San Vito Martire con la guida Giusy Errico – Foto di Antonella Marchisella ©

Il Professor Donato Coppola, ricercatore delle Università di Roma Tor Vergata e Bari è lo scopritore delle meraviglie del Museo di Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale. Questo è inaugurato nel maggio del 1989 con la mostra “Le Origini di Ostuni. Nuove ricerche archeologiche (1984-1987)”. La collezione museale si ordina in tre ampi settori espositivi permanenti. Negli ambienti della navata centrale della Chiesa di S. Vito Martire è esposto un primo nucleo di materiali archeologici. Questi narrano le epoche antiche con corredi di tombe a camera di età messapica, cui si aggiungono testimonianze di età medievale.

Le meraviglie prima di giungere al diorama

Il 24 ottobre del 1991 diviene una data epocale: l’archeologo Donato Coppola rinviene nella Grotta di Santa Maria di Agnano a Ostuni la sepoltura di una gestante (che denomina “Ostuni 1”), la donna più antica del mondo, appartenente al Paleolitico superiore. La donna – incinta – è sepolta con un suggestivo rituale. Il suo corpo, teneramente disteso in posizione fetale, ha il braccio sinistro flesso con la mano sotto il suo capo. Il braccio destro è piegato verso il ventre con la mano appoggiata sul feto.

Ingresso Al Museo Civico Ostuni Pannello
Foto di Antonella Marchisella ©

Più di seicento conchiglie compongono la cuffia da cui è cinta la testa dell’antichissima donna. Il tutto è poi ricoperto da ocra rossa, simbolo di rigenerazione e di vita. Bellissime le sue braccia, a loro volta cinte da bracciali di conchiglie. La donna aveva circa vent’anni, si presenta alta e di struttura robusta.

Nuove Scoperte al Museo di Ostuni
Meravigliose scoperte al Museo Civico di Ostuni – Foto di Antonella Marchisella ©
Riparte la bella stagione al Museo di Civiltà Preclassiche a Ostuni ultima modifica: 2022-04-17T16:39:32+02:00 da Antonella Marchisella

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Julieta B. Mollo

Geniale!

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