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MEMORIA NEL MONDO

Battiato: tra spiritualità e successi del genio della musica italiana

Battiatofranco

“Torneremo ancora” di Sony Music è l’ultimo album di Franco Battiato. “Un suono discende da molto lontano, assenza di tempo e di spazio, nulla si crea, tutto si trasforma… La luce sta nell’essere luminosi… La vita non finisce, è come il sogno”. Si tratta di una sorta di testamento musicale nato dalla consapevolezza della spiritualità che ci caratterizza. La trasmigrazione delle anime in transito è l’idea che fa da musa ispiratrice al nuovo capolavoro. Franco Battiato si ritira dalle scene nell’ottobre 2019, sofferente per una lunga malattia. Si spegne il 18 maggio 2021 nella sua casa di Milo in Sicilia.

La musica avvolgente di Franco Battiato

Mio amore, mio dolce, mio meraviglioso amore, dall’alba chiara finché il giorno muore, ti amo ancora sai, ti amo“, è La canzone dei vecchi amanti della raccolta Fleurs del 1999 Universal Music. Una straordinaria reinterpretazione di vecchi classici della canzone d’autore, è solo uno tra i brani in cui Battiato canta la bellezza perduta e ritrovata. “Con te dietro la finestra guardavamo le rondini sfrecciare in alto e in verticale, lungo strade di campagna, stavamo bene, per orgoglio non dovevi lasciarmi andare via… Lasciarmi andare via”. Sono invece le indimenticabili strofe del maestro nel brano dal titolo L’addio (da Fleurs 2), realizzato per Giuni Russo, artista di ricerca, grande amica di Battiato e cantautrice italiana. Fleurs 2 è il ventiseiesimo album di Franco Battiato, pubblicato nel 2008 con Mercury Records. Di questa raccolta fa parte anche “Tutto l’universo obbedisce all’amore”, brano che vanta la partecipazione di Carmen Consoli. “Ed è in certi sguardi che si vede l’infinitoEd è in certi sguardi che si intravede l’infinito… Ed è in certi sguardi che si nasconde l’infinito” cantano i versi di questo brano. Proprio come nello sguardo di quest’uomo dalla biografia straordinaria, nato a Jonia – nel profondo Sud – il 23 marzo 1945.

Artista poliedrico, eclettico e unico

Battiato ha abbracciato diversi stili nel corso della sua carriera, compresi la musica etnica, quella elettronica e l’opera lirica. La teoretica filosofica e il misticismo intingono le sue note e le sue parole. La sua intensa passione per la musica lo induce a lasciare gli studi universitari e con Gregorio Alicata fonda nel 1967 il duo “Gli Ambulanti”. I brani del duo furono proposti all’etichetta Nanni Ricordi per mezzo di Giorgio Gaber. Il duo si scioglie e Battiato proseguirà da singolo la carriera musicale. Il primo maggio del 1967, Franco Battiato farà la sua prima apparizione in tv. Dopo la partecipazione al Festival sanremese nel 1967, nel 1968 cambierà etichetta musicale e genere, passando dalla protesta al romanticismo. Dal 1971 al 1975 si dedicherà alla musica sperimentale, il cui album d’esordio “Fetus” riscuoterà un apprezzabile successo e una desta attenzione, ritenuto infatti un’opera originale e innovativa. Dal 1978 farà ritorno alla musica pop.

Un genio della musica senza tempo

Nel 1979 il cantautore passerà alla casa discografica EMI Italiana. Avverrà in questi anni il suo avvicinamento alla mistica sufi e coltiverà nello stesso periodo lo studio della lingua araba. Nel 1980 l’artista lancerà una nuova idea di canzone finché arriveranno gli anni del grande successo nell’81 e nell’82. Significative per Battiato le sue esperienze da autodidatta sulla meditazione trascendentale. Nel 1983, sempre con EMI Italiana, esce Orizzonti Perduti, il tredicesimo album di Franco Battiato. “La stagione dell’amore” è il brano che lancia il disco. “I desideri non invecchiano quasi mai con l’età, se penso a come ho speso male il mio tempo che non tornerà, non ritornerà più… Ancora un altro entusiasmo ti farà pulsare il cuore … E gli orizzonti perduti non si scordano mai” – sono le toccanti parole di un altro insuperabile successo dell’artista.

Violini di Battiato
Pixabay

Nel 1988 Battiato ritorna con Fisiognomica, in cui l’amore si fonde a temi esistenziali. Nell’album compaiono grandi sonorità come Veni l’autunnu, dedicata alla sua terra d’origine, cantata in arabo e in lingua sicula. Struggente quel suo “Stamu un pocu all’umbra, ca c’è troppu suli, Veni l’autunnu scura cchiù prestu, da mari già si sentunu i riuturi e a mari già si sentunu i riuturi“. E’ proprio grazie a questo album che Battiato è chiamato a esibirsi in Vaticano. Nel 1992, il cantante si esibisce con l’orchestra nazionale irachena al Concerto di Baghdad. Elencare tutti i successi di Battiato ci sarebbe impossibile in un singolo articolo. Concluderemo perciò con “Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d’umore, dalle ossessioni delle tue manie. Supererò le correnti gravitazionali, lo spazio e la luce per non farti invecchiare. E guarirai da tutte le malattie, perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te”. Ciao Franco!

Battiato: tra spiritualità e successi del genio della musica italiana ultima modifica: 2021-05-19T09:00:00+02:00 da Antonella Marchisella

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baby203

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