In questi giorni l’Italia ha scelto un commissario straordinario per la crisi idrica che sta attanagliando il Belpaese. Questa figura avrà il ruolo di espletare e portare a compimento degli interventi prioritari volti a mitigare i danni causati dalla siccità e potenziare le reti idriche italiane. Sappiamo che le perdite d’acqua oggi ammontano al 30%, una percentuale altissima. Mario Draghi ha definito questa situazione come “la crisi idrica più grave degli ultimi 70 anni”.
Cosa può fare ciascuno di noi: no allo spreco
Oltre a utilizzare le quantità d’acqua che realmente ci occorrono, senza sovrabbondare, molto importante è il riutilizzo. L’acqua che abbiamo usato per fare una doccia nella vasca da bagno, può essere raccolta in dei secchi e riutilizzata come scarico del water. Se non si desidera impiegare questo tempo per la raccolta della stessa, si può optare per l’installazione di una cassetta a doppia pulsantiera sullo scarico del WC, così da usare la quantità d’acqua realmente necessaria volta per volta.
Fare estrema attenzione alle eventuali perdite dello scarico del water. Nella maggioranza dei casi per risolvere è sufficiente sostituire il galleggiante. Si tratta di una spesa modica. Considerando che una perdita dallo scarico può comportare lo spreco di 50.000 litri d’acqua all’anno, vale la pena sostituirlo con uno nuovo. Molto utile è impostare un timer mentre facciamo la doccia. Occorre evitare di tenere aperto il getto più del necessario. Ciò, infatti, comporta lo spreco di una gran quantità di litri. Evitiamo, inoltre, di tenere aperta l’acqua corrente nel tempo in cui ci spazzoliamo i denti. Allo stesso modo, chiudiamo il rubinetto mentre ci cospargiamo lo shampoo sui capelli. La lavatrice va fatta col cestello pieno: questi elettrodomestici, infatti, consumano tra gli 80 e i 120 litri per ogni lavaggio.
Il Libro Blu di FAI: 5 azioni concrete per il futuro dell’acqua
FAI presenta il suo Libro Blu: “Per una Strategia Nazionale dell’Acqua.” Diverse regioni italiane stanno proclamando lo stato d’emergenza a causa della grave siccità che ci attanaglia da mesi. Si procede dunque al razionamento dell’acqua. FAI ha riunito i principali attori del sistema idrico sottoscrivendo un Patto per l’acqua con un ventaglio di proposte concrete. Si punta a cicli virtuosi di risparmio, recupero e riuso di questo bene così prezioso.
Le cinque azioni concrete nel Libro Blu
- Promuovere l’efficienza idrica
- Incentivi per la riduzione dei consumi
- Monitoraggio dell’uso e del consumo dell’acqua così da favorire una maggiore responsabilità dei consumatori
- Ridurre il degrado della qualità delle acque
- Ratificate il Protocollo Acqua e Salute della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE), approvato dall’Ufficio regionale per l’Europa dell’Organizzazione mondiale della sanità. Così da promuovere l’uso e il riutilizzo sicuro e sostenibile delle acque.