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CICERONE FOTO

Ostuni, racconto di una notte di inizio inverno

Arco a Ostuni

In questo articolo proverò a raccontarvi una delle città più belle di Puglia in pieno novembre, proprio il giorno dell’inizio dell’inverno. Siamo stati accolti da un forte acquazzone giunti nella Città bianca, ma proprio in quanto tale, terminato in una manciata di minuti. Così abbiamo potuto visitare i vicoli del centro storico di Ostuni in tutta la loro inafferrabile magia.

Piazza della Libertà sotto la pioggia: scenari d’incanto

Il luogo da cui partire per una visita a Ostuni è Piazza della Libertà, la più grande della città. Su un lato della piazza, caratterizzata da un ampio spazio triangolare, sorge un antico monastero francescano, attualmente sede del Municipio. Mentre sul lato opposto compare la Guglia di Sant’Oronzo – altro simbolo della città – alta venti metri e di forma piramidale. Inaugurata nel 1771, presenta cinque basamenti. Il primo basamento è parzialmente interrato. Il secondo e il quarto basamento sono impreziositi da angeli. Il terzo basamento si caratterizza di una balaustra a cui lati si ergono statue di santi. Nel quinto basamento c’è la statua di Sant’Oronzo scolpito nell’atto di una benedizione.

Piazza Della Liberta sotto la pioggia a Ostuni
Piazza della Libertà sotto la pioggia – Foto di Antonella Marchisella ©

La città si è svuotata col rumore della pioggia che scendeva impietosa e questo ci ha consentito di scattare bellissime fotografie. Un senso di magico splendore da osservare e assaporare con riservatezza e nel silenzio, con solo la pioggia sulla faccia e i suoni circostanti dell’acqua che scorre.

La bellezza dei vicoli che abbracciano l’inverno

La temperatura non è eccessivamente fredda, ci siamo coperti per la pioggia ma ciò non ci ha impedito di beneficiare del fascino dei vicoli bianchi di Ostuni. Alla scoperta di un luogo che di sera diventa ancora più magico, come qualcosa di etereo. Sono stata accompagnata da due guide turistiche, Giusy Errico e Angelo Minenna.

Un Altro Vicolo A Ostuni Di Sera
Foto di Antonella Marchisella e Giusy Errico ©

Addentrandosi nel borgo antico di Ostuni si resta ammaliati da molti piccoli e particolari dettagli. Aspetti caratteristici e pittoreschi offerti dal luogo, rimasto per certi aspetti inalterato. Non è raro imbattersi in archi in pietra e piccole scalinate ai cui lati sono deposti dei bellissimi fiori odorosi.

Un vicolo bianco a Ostuni e balconi con fiori
Foto di Antonella Marchisella ©

Scendendo attraverso i vicoli bianchi da scalinate comode, alzando lo sguardo, si notano degli archi dalle linee morbide sormontare le pareti. Le porte delle case spuntano qua e là tra il biancore e un vento forte.

Scorci di Ostuni che allietano gli occhi di chi guarda

Ostuni brilla di notte come fosse una perla incastonata tra gli alberi d’ulivo e le sue vallate. Affacciandoci da un belvedere possiamo scorgere una grande distesa di alberi d’ulivo e intravedere il mare.

Un belvedere a Ostuni da cui guardare le distese di ulivi
Belvedere a Ostuni da cui ammirare le distese di alberi di ulivo – Foto di Antonella Marchisella ©

A Ostuni ci si abbandona tra le sue braccia come in un sogno. Adagiata su tre colli, da Ostuni è possibile scorgere un paesaggio straordinario di ulivi e di mare. Nel 1800 la città fu interessata da epidemie e carestie. In virtù delle caratteristiche igieniche della calce bianca, gli abitanti del territorio scelsero di tingere con questa le proprie abitazioni, così da preservarsi da infezioni e contagi. Il centro storico di Ostuni risulta così anche naturalmente illuminato. 

Una panchina con ciclamini rossi di sera a Ostuni
Ostuni – Foto di Antonella Marchisella ©

I vicoli abbelliti dalle piante di edera che sbucano qua e là tra i muri e i vasi ricolmi di ciclamini rossi e odorosi rendono la notte ancora più suadente. Il tutto arricchito da un clima mite nonostante l’affaccio dell’inverno. Ci si può inebriare di facciate orlate di bellezza, alcune nei loro lineamenti gotici che si innestano su uno sfondo da isola greca col biancore delle sue case.

Ostuni, racconto di una notte di inizio inverno ultima modifica: 2022-12-07T12:30:24+01:00 da Antonella Marchisella

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