Oggi faremo un viaggio nella terra arida di Puglia. Ma non un viaggio qualunque, anche se in Puglia non lo è mai. Nel percorso, che conosceremo mediante la travel blogger di Ti racconto un viaggio Marianna Norillo, scopriremo qualcosa di lei che è anche qualcosa di noi. La meta come introspezione, l’evoluzione in un passaggio diverso che ci porta all’altro. Un arricchimento interiore che con i giusti passi, con l’impegno e la costanza, può diventare anche un’attività lavorativa per gli appassionati.
‘Ti racconto un viaggio’. Un blog diventato lavoro e realtà
Ciao Marianna, come nasce il tuo blog “Ti racconto un viaggio” e com’è diventato un’attività lavorativa?
Il mio blog di viaggio nasce prima di tutto da una grande passione, quella per la scoperta. Dalla curiosità di raccogliere esperienze e conoscenze sul mondo che mi circonda. Ma non solo. Anche dal desiderio di renderle condivisibili e fruibili dagli altri e per questo non credo avrei potuto scegliere un nome diverso per il blog da Ti racconto un viaggio. Alla base di tutto, infatti, c’è il racconto. Il racconto di viaggio, declinato, nelle sue varie forme. Non mero riepilogo descrittivo ma anche diario, per veicolare informazioni ed emozioni allo stesso tempo.
Nel 2014, quando il blog è nato, era fondamentalmente un raccoglitore di pensieri. Con il tempo ha preso una forma sempre più organizzata, sistematica e professionale, diventando per migliaia di lettori un punto di riferimento. Una guida virtuale a cui attingere per consigli di viaggio e punti di vista sul mondo. In questo passaggio da diario di bordo autobiografico a canale di informazione e condivisione utile a tutti, Ti racconto un viaggio si è trasformato, quasi senza accorgermene, in un’attività lavorativa. Essa mi ha permesso di aggiungere anno dopo anno nuovi tasselli al mio sogno di vivere con la scrittura e attraverso i miei viaggi. Tutto qui? Non proprio.
L’impegno e la costanza per avverare un sogno
Sono stati anni lunghi, impegnativi, che questo sogno l’hanno ostacolato molte volte, mettendo in crisi i miei propositi e tante volte sono stata sul punto di lasciar perdere. Ma Walt Disney diceva sempre “I sogni si avverano, se si ha il coraggio di crederci” e mollare non era un’opzione. Così, sono andata avanti, con fiducia, ho aperto la partita iva e oggi collaboro con tantissime realtà del mondo turistico. Da enti del turismo a catene alberghiere e, anche se nella vita non si può mai dire di essere arrivati, ho sicuramente raggiunto molti dei miei obiettivi.
Ostuni: il ricordo della città bianca
Sei mai stata a Ostuni?
Si, certo. È una città meravigliosa. Probabilmente una delle più caratteristiche della Puglia. Ci sono stata diversi anni fa, prima di aprire il mio blog di viaggi. La mia memoria vacilla un po’ adesso, ma ricordo ancora, come se fosse ieri, il fascino del suo borgo antico, dipinto di bianco, i vicoli, le scalette, gli archi, le piazzette. Un luogo davvero iconico e ricco di fascino che mi ha lasciato molti ricordi preziosi e indimenticabili. Devo assolutamente tornarci per rivederla con più consapevolezza e scriverne sul blog. Sono sicura che proverei le stesse emozioni nel percorrere di nuovo quelle strade incantate, piene di magia.
Il Gargano sconosciuto con Ti racconto un viaggio
Marianna, viaggi in Italia e all’estero, in questo caso vorremmo soffermarci sulla Puglia. Cosa ti ha colpito maggiormente del Gargano?
Il Gargano è una terra bellissima. È un vero peccato che non sia valorizzata e pubblicizzata, come meriterebbe. Durante il viaggio organizzato da Puglia Promozione e Confcommercio Foggia mi è stata offerta la possibilità di scoprire dei luoghi bellissimi e poco conosciuti. Ho avuto quindi il privilegio di raccontarli attraverso il blog e i canali social e devo dire che ne sono rimasta davvero affascinata. Negli ultimi anni ormai la Puglia è diventata protagonista del panorama turistico italiano.
La verità è che però la tendenza dei media è ancora quella di associare questa regione con il mare e le spiagge che sono uno spettacolo, ma c’è tanto altro da conoscere. E il Gargano ce ne dà una dimostrazione in questo senso. Esso ci mostra un altro volto della Puglia, meno turistico ma sicuramente più autentico rispetto ad alcuni luoghi comuni e cliché. Questi ultimi vanno combattuti attraverso una più inclusiva comunicazione turistica. Io nel mio piccolo, ci provo sempre!
Oggi c’è un po’ la tendenza a improvvisarsi “travel blogger”, mentre tu sei laureata in mediazione linguistica e sei esperta in lingue e in mediazione interculturale. E’ chiaro l’assetto del tutto differente da chi pubblica soltanto foto di luoghi su instagram. Cosa pensi al riguardo?
In effetti, è così. Io sono arrivata dove sono con tanto studio e una bella gavetta alle spalle. Di sicuro non è successo tutto dall’oggi al domani. Purtroppo, invece, mi sembra di notare, e non solo in questo settore, che non ci sia la voglia né la pazienza di rispettare i tempi giusti. I tempi per poter maturare una certa consapevolezza e competenza nell’ambito di lavoro in cui si desidera svilupparsi. La causa è da ricercare anche nella velocità “illusoria” dei social con cui si riesce a diventare in poco tempo “ricchi e famosi”.
Il travel blogger professionista
La colpa è anche di chi è intenzionato a sfruttarla e a farla sfruttare per il proprio tornaconto. Anche se, poi, quell’illusione è destinata a crollare come un castello di carte. Per un travel blogger professionista non è facile preservare la credibilità in un contesto del genere. Un contesto in cui l’improvvisazione viene quasi premiata dai numeri di like e follower ma, bisogna dirlo, se gli operatori e addetti ai lavori sapessero riconoscerla non avrebbe lunga vita. Non ci resta che sperare in un’inversione di tendenza. E che questo settore da troppo tempo ormai lasciato fuori da ogni definizione e normativa possa trovare una nuova dimensione.
Cos’è un “blog tour”?
Il blog tour è un viaggio di gruppo organizzato da enti del turismo, associazioni turistiche, pro loco, strutture alberghiere con lo scopo di offrire al blogger la possibilità di scoprire un territorio e le sue eccellenze. Ciò attraverso la partecipazione ad attività ed esperienze particolari ed esclusive. Le giornate di tour seguono un programma prestabilito. Di solito il programma è inviato al blogger già nelle settimane precedenti e hanno ritmi molto intensi sia dal punto di vista degli spostamenti e delle tappe previste sia per il lavoro richiesto al blogger.
Questo, infatti, include live posting sui vari canali social. Nonché raccolta di materiale audio/video per la realizzazione di contenuti per i social e il blog, anche al rientro. Insomma, per chi, come me, partecipa con un senso di responsabilità e serietà, tutt’altro che una vacanza. Anche se devo ammettere che si tratta di occasioni davvero preziose per conoscere in maniera approfondita i luoghi che si visitano. Ciò anche grazie alla presenza di guide turistiche specializzate, che viaggiano insieme ai blogger. Per saperne di più, potete consultare direttamente il post dedicato sul mio sito.
Come far diventare la passione un lavoro
Come far diventare i propri viaggi un’attività remunerativa? Sul blog, in rubriche, ho creato una sezione dedicata “Diventare travel blogger”, con tanti consigli pratici per intraprendere questa strada e trasformare la passione per i viaggi in professione. Consigli originali o miracolosi, mi dispiace dirvelo, non ce ne sono (anche se qualcuno ci prova a creare l’illusione di poter diventare famosi con i post e i reel giusti).
I veri passi da seguire
Le basi da cui partire sono un po’ le stesse per ogni tipo di lavoro: impegnarsi, credere in sé stessi, metterci passione, costanza, creatività. Forse, più di altri lavori, però, nel mondo del travel blogging cercare di distinguersi può davvero fare la differenza. Ma attenti alle modalità! Ho visto tanti blogger in erba seguire “i più bravi”, con la convinzione di diventare come loro, sparire misteriosamente nell’oblio del web. Prendere ispirazione è lecito e va anche bene ma bisogna sviluppare un proprio stile per emergere e costruire la propria community.
Il luogo in cui vivere rinascendo
Se potessi rinascere e scegliere il luogo in cui vivere, dove vorresti che fosse?
Wow, una domanda da “un milione di dollari” direi! Non è affatto semplice dare una risposta. Ho vissuto in diverse città sia in Italia che all’estero fin dai tempi dell’università. In alcune, devo ammetterlo, ci ho proprio lasciato il cuore. Una di queste è sicuramente Dublino, una città che amo. A cui sono particolarmente legata. Una città che mi ha stregata fin dal primo incontro e salvata per una serie di ragioni che sarebbero troppo lunghe (e personali) da raccontare. Una città dove ho incontrato una parte di me che non pensavo esistesse. Un luogo che mi ha tirato fuori energie che non credevo di avere. Una città che mi ha insegnato a non arrendermi mai e dove so che mi sentirò sempre a casa. Probabilmente il mio posto del cuore.
Viaggi e interiorità in Ti racconto un viaggio
Veniamo forse all’aspetto più importante. Quali sono gli arricchimenti interiori dei tuoi viaggi?
Viaggiare è da sempre per me una grande passione. Anche prima di aprire il blog Ti racconto un viaggio e di diventare una travel blogger, ho sempre amato viaggiare. Amo scoprire, avventurarmi in luoghi nuovi, insoliti o poco turistici per conoscere, per andare al di là di quella che è la superficie delle cose. L’arricchimento interiore è sicuramente l’aspetto che, più di ogni altro, ha continuato ad alimentarla questa passione, rendendola parte di me, quasi come una continuazione della mia persona. È difficile da spiegare ma viaggiare ha davvero la capacità di dare forma a pensieri ed emozioni.
Poi magari di cambiarla quella forma, facendola evolvere e progredire, ad ogni viaggio, verso qualcosa di più grande, di più completo. La ricchezza è data da questo, dalla possibilità che il viaggio ti regala di cambiare dentro e fuori ma non da solo, sia chiaro, anche attraverso l’incontro con l’altro, con ciò che è diverso da noi. Lingue, culture, religioni, cucine, odori, sapori, usanze, tutto ci arricchisce, ampliando la nostra visione del mondo. Rendendoci consapevole che ci unisce molto più di quello che ci divide. Se anche per voi il viaggio rappresenta tutto questo, vi aspetto sul mio blog.
Stupendo!